«Tu queste cose le devi fare ora. Perché così, se vai in galera per vent'anni, esci e hai tutta la vita davanti». È la concezione del mondo dei soldati bambino che a 15 anni imparano a sparare, a 20 sono killer consumati e a 30 spesso non ci arrivano. A Napoli, adolescenti dai grilletti facili si combattono in una guerra dimenticata che è arrivata a contare 60 morti in due anni. Le chiamano “paranze di bambini”: giovani ribelli che sono riusciti a imporre una nuova legge di camorra per il controllo del mercato della droga. Le facce vere dei baby boss e il loro racconto diretto e senza alcuna mediazione descrivono un popolo giovane che ha evaso qualunque obbligo scolastico, che non parla italiano, ma che esprime sentimenti e passioni di una forza sconosciuta al Paese “normale”.